L’ego è solo un pensiero ricorrente, una attività che appare nella Coscienza e con cui la Coscienza si identifica.
Non hai bisogno di fermarlo, solo di riconoscerlo in quanto tale.
Tu, Coscienza, ne sei l’osservatore: come tale non hai necessità di fermare la narrativa della mente egoica, né di porre fine al suo sorgere.
Non è necessario: il cielo non ha bisogno che le nuvole siano spazzate via per essere blu, ma ci dimentichiamo di quel blu perché ci concentriamo sulle nuvole.
Ne osserviamo la forma e il loro cambiare e ci scordiamo del cielo.
La verità è che esiste solo la vita e nessuno che la vive come entità separata. È forse il fiore che vive indipendentemente dall’albero o l’albero separatamente dall’ambiente in cui si trova ?
L’ossessione con se stessi, con la propria storia personale è la malattia mentale di cui siamo affetti.
Se possibile esci da questa prigionia di te stesso, dall’ossessione con te stesso e goditi la vita per come viene perché è preziosa e molto breve.
Fai cose che ti piacciono, se non lavori, occupati di cose che ti interessano. Se non hai interessi fai una passeggiata nella natura, o anche solo in un parco.
Ti sembra che quegli alberi o fiori facciamo qualche sforzo per essere lì? Ti sembra che debbano risolvere la propria vita personale? Non siamo poi così diversi da quelle piante. Siamo vissuti, ma cerchiamo di vivere e nel farlo soffriamo.
Non importa quanto sia stato o ti sembri pesante il tuo vissuto, perché in realtà nulla di quello che ti è accaduto influenza ciò che sei, neppure minimamente.
Tu sei la tela vuota su cui la vita è dipinta, e il dipinto cambia in ogni istante. Scordati del dipinto accaduto 30 anni fa, cosa a che vedere con questo momento? Cosa ha a che vedere con la luce che entra nella stanza, o i colori del cielo di oggi? Niente.
Nello svuotarti di te e dell’ossessione con la tua mente forse accadrà il miracolo: che tu veda non ci sei come essere separato, ma che c’è la vita. Persino la follia dell’uomo allora appare divina e perfetta, parte di un dipinto più vasto di cui siamo creatore e creatura allo stesso tempo.
Shakti Caterina Maggi
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